Logistica e trasporti, De Micheli: serve un Piano Europeo di Emergenza

08/10/2020

Per preservare il principio della libera circolazione delle merci e garantire la sicurezza agli operatori di logistica e trasporti è necessario un piano comune da adottare in caso di emergenza pandemica.

Un Piano Europeo di Emergenza Pandemica per il settore logistica e trasporti fondato sull’esperienza degli ultimi mesi, per tutelare la salute e la sicurezza sanitaria dei lavoratori e garantire la libera circolazione delle merci non è solo auspicabile, ma necessario.

Questi principi sottolineati dalla Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli nel suo intervento in videoconferenza nel corso del Consiglio Europeo dei Trasporti dedicato alla definizione di un piano comune da adottare in caso di emergenza pandemica.

“Lo sviluppo di un piano condiviso – ha affermato la Ministra De Micheli – deve avvenire in piena coerenza con i meccanismi di gestione della crisi già messi in atto, salvaguardando l’unità delle misure europee di risposta. Occorre fare tesoro dell’esperienza maturata nella fase più acuta della crisi nella primavera scorsa, integrando le componenti della logistica e trasporti, e delle infrastrutture nei piani di contingenza europei e nei nostri piani singoli nazionali. In particolare concentrandoci sul trasporto delle merci, particolarmente sollecitato nel periodo più critico”.

“Abbiamo la necessità di massimizzare la capacità di risposta degli Stati membri – ha proseguito – evitando approcci non coordinati. In questo contesto occorre preservare il principio della libera circolazione delle merci nell’Unione Europea, ricordando le drammatiche immagini del marzo scorso con le lunghe code alle frontiere”.

E’ fondamentale – ha aggiunto – mantenere una quota di flessibilità e prerogative di risposta in capo alle diverse realtà nazionali. Per questo condivido le conclusioni che indicano un quadro di riferimento condiviso in cui siano chiari i principi e le procedure generali di riferimento, in molti casi già sancite dai trattati europei”.

“Si possono approfondire anche possibilità di eccezioni – ha concluso – ai regolamenti comunitari tuttavia senza rinunciare ad un presupposto per noi fondamentale: l’inderogabilità del principio della tutela della sicurezza sanitaria e della salute dei lavoratori dei trasporti e degli utenti. Voglio ricordare che in Italia, quando è scoppiata la pandemia, abbiamo costruito linee guida in grado di garantire una vera protezione agli operatori di logistica e trasporti. Questo ha contribuito a non far mai mancare l’approvvigionamento delle merci”.