19/09/2022

Logistica in smart working: dalla business continuity alla sostenibilità, Energo prosegue la strada del lavoro agile

La logistica in smart working comincia a farsi largo anche nel post pandemia e, se inizialmente il lavoro agile era stato progettato per garantire la business continuity, ora trova ampio spazio nelle strategie sostenibili delle aziende di settore, in termini di capitale umano, sociale e ambientale.

Anche Energo Logistic Spa, con l’entrata in vigore del Decreto Semplificazioni, che a partire dal 1° settembre ha fatto decadere le modalità semplificate che avevano regolato il lavoro agile durante tutta la fase di emergenza, ha deciso di continuare l’esperienza positiva di smart working attraverso accordi condivisi tra azienda e dipendenti. La scelta è stata così commentata da Fabio Perrone, direttore HR di Energo Logistic Spa:

Crediamo fortemente che alternare momenti di ritrovo in ufficio a momenti di lavoro da casa, permettendo a tutti quanti di soddisfare le proprie esigenze personali e familiari, sia un’arma win-win: incrementare il benessere dei dipendenti genera infatti un incremento della loro produttività, e viceversa. Inoltre, proseguire questa esperienza di smart working è in linea con il percorso di innovazione che l’azienda sta avviando, il cui obiettivo è quello di abbracciare la sostenibilità nella sue triplici sfaccettature (ESG). Favorire la “sostenibilità sociale” attraverso il lavoro agile, permetterà, infatti, di fare anche un utilizzo smart di energia e risorse.

 

Logistica in smart working e sostenibilità due facce della stessa medaglia

Oggi, la maggior parte delle aziende logistiche non mette al primo posto l’efficienza energetica o la sostenibilità nel momento in cui fa una valutazione dei suoi processi di business. Ci sono alcune realtà come Energo Logistic che stanno progettando strategie per ridurre l’impatto delle proprie attività sull’ambiente e lo smart working si dimostrerà una componente importante di questi percorsi.

Logistica in smart working e sostenibilità, infatti, sono due facce della stessa medaglia: le aziende che danno la possibilità ai propri dipendenti di lavorare da remoto non solo ne aumentano l’efficienza, migliorando il loro livello di motivazione e il worklife balance (raggiungendo il focus della “sostenibilità sociale”), ma ne riducono anche l’impronta ecologica. Il lavoro agile limita infatti gli spostamenti in auto, con conseguente riduzione di traffico e di immissione nell’atmosfera di CO2, ed elimina nel contempo i tempi di spostamento.

Con il riscaldamento globale che fa sentire i suoi effetti e con una crisi energetica alle porte, una visione olistica, capace di combinare produttività e sostenibilità in un unico modello, deve essere una priorità per le aziende che operano in tutti i settori, ma in particolar modo per quelle che si occupano di logistica e trasporti.

Muoversi verso un futuro più sostenibile è ormai indispensabile e non più procrastinabile!