19/10/2018

L’Italia entra nel gruppo di lavoro europeo sulla blockchain e prepara un Fondo Nazionale

Blockchain e logistica una tendenza che presto potrebbe trovare più ampia diffusione e una regolamentazione a livello europeo. Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio ha infatti siglato l’adesione dell’Italia alla “blockchain partnership”, già firmata da altri 26 paesi comunitari, che favorirà grazie a un Fondo unico gestito dallo Sviluppo Economico iniziative e progetti per blockchain, Intelligenza Artificiale e Internet of Things.

Tra i possibili ambiti applicativi in Italia, ben diversi dal mondo delle criptovalute, non solo la logistica, ma anche l’energia, la finanza, la supply chain, la sanità, la tutela dei dati personali e della proprietà intellettuale e la sicurezza dei registri pubblici come catasto o anagrafe.

Il Ministero dello Sviluppo intenderebbe inoltre utilizzare la blockchain per progetti anti-contraffazione, di tutela del made in Italy e per la stipulazione di ‘smart contracts’.

Blockchain e logistica: quale il futuro della movimentazione delle merci?

La tecnologia Blockchain registra e archivia tutte le transazioni che avvengono all’interno di un network, dove ogni nodo svolge un ruolo nella verifica delle informazioni, inviandole al successivo in una catena composta da blocchi di dati. Nel settore della movimentazione merci questa tecnologia potrebbe dunque garantire un processo fluido e affidabile lungo tutta la filiera distributiva.

Ad esempio, grazie alla tecnologia blockchain associata a sensori IoT ogni volta che nuove merci arrivano in un deposito potrebbe essere creato su di esse un “timbro” temporale al cui interno si conservano una serie di informazioni come: data di consegna, caratteristiche e provenienza.

Ciò consentirebbe non solo di ridurre errori umani e ritardi, ma anche di verificare la provenienza dei prodotti e garantire trasparenza e sicurezza.

Grazie alla blockchain, dunque, gli operatori logistici in futuro saranno in grado di comunicare e cooperare con tutte le parti della supply chain e di ottimizzare i processi distributivi dal punto di vista dell’efficienza, dell’efficacia, della sicurezza e della resilienza.