Logistica e guida autonoma: a che punto siamo in Italia?

06/06/2019

Nuova pubblicazione sui temi smart road, logistica e guida autonoma

Mentre l’informatica rivoluziona la mobilità c’è chi si chiede quando logistica e guida autonoma si incontreranno per ridurre l’inquinamento atmosferico, la congestione del traffico e aumentare produttività ed efficienza dei servizi.

A tal proposito un’interessante pubblicazione è stata presentata al Ministero Infrastrutture e Trasporti.

Il suo titolo è “Guida Autonoma e Smart Road”, ed è il frutto di quattro Working Groups: Automated Vehicles, Smart Roads, Cybersecurity e Regulation.

I quattro gruppi di lavoro hanno cercato di descrive in modo tecnico la Smart Road come ambiente ideale per la diffusione della guida connessa ed autonoma dei veicoli ed i relativi benefici.

Una sorta di prima ricognizione ed un quadro d’insieme delle questioni più rilevanti che si aprono nella prospettiva della diffusione di questa nuova tecnologia anche in campo logistico, sostenendo la possibilità di sviluppo di uno standard comune per lo scambio sicuro di dati logistici. Un modello capace di consentire la visibilità della Supply Chain e l’ottimizzazione dell’utilizzo di risorse grazie a veicoli autonomi collegati.

Guida autonoma: avviata la sperimentazione in Italia

Già oggi la guida autonoma a è una realtà in Italia. Infatti sono già in circolazione modelli di vettura in grado di procedere in modo automatico su strada per varie operazioni, che richiedono però la presenza del guidatore. Poi, entro pochi anni, vedremo circolare su strada auto completamente autonome”, questo ciò che afferma il Primo Delegato e Segretario Generale per l’Italia della World Road Association.

In effetti sia Anas che il Ministero Infrastrutture e Trasporti hanno mostrato impegno e interesse su questo tema:

– la prima ha avviato sperimentazioni di guida autonoma sulla sua rete autostradale, trasformando l’Autostrada del Mediterraneo in smart road e ponendosi come obiettivo il completamento, nel giro di pochi anni, di un corridoio totalmente connesso;

– il secondo lo scorso 22 marzo 2019 ha avviato ufficialmente la sperimentazione delle smart road, concedendo test di prova di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche, aggiungendo un tassello al percorso previsto dal DM 70/2018.

L’obiettivo del nostro Paese è dunque chiaro: sfruttare la tecnologia per migliorare la mobilità e il trasporto merci, salvaguardando la sicurezza stradale, a tutela e beneficio della collettività.